domenica 16 agosto 2009

Concerto per Viareggio - 19 agosto 2009

Roma, 14 agosto 2009 (http://quotidianonet.ilsole24ore.com/) - Anche Sting parteciperà al 'Concerto per Viareggio' in Toscana nello Stadio dei Pini del 19 agosto in ricordo delle vittime dell’incidente ferroviario. Sting, che ama e conosce bene la Toscana, vivendo gran parte dell’anno nella sua tenuta a Figline Valdarno, ha dato, infatti, la propria disponibilità ad esibirsi in una serata che sta assumendo i contorni di un evento internazionale di solidarietà.

La rockstar inglese si aggiungerà infatti ad Alexia, Malika Ayane, Jeff Beck, Matteo Becucci, Mario Biondi, Andrea Bocelli, Solomon Burke, l'ex arbitro Pierluigi Collina, Carlo Conti, che condurrà la serata, Beppe Carletti dei ‘Nomadi’, Pino Daniele, Irene Fornaciari, il flautista Andrea Griminelli, J-Ax, Jury, Karima, Eric Lewis, il CT della Nazionale, Marcello Lippi, Noemi, Giorgio Panariello, la band di Zucchero (Mario Schilirò, James Thompson, Derek Wilson), il Coro Voci bianche del 'Festival Puccini' e Antonello Venditti.



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Stadio I Pini in Viareggio, Lucca, Italia.

sabato 15 agosto 2009

Ipolito Cavalcanti


Ippolito duca di Buonvicino, apparteneva ad un’antica famiglia fiorenina de Cavalcanti.

Con la sua opera seppe fotografare una parte rilevante della cucina napoletana dell’Ottocento. “Cucina teorico pratica”, scritta con stile semplice e immediato, note argute e interessanti osservazioni, venne pubblicata per la prima volta a Napoli nel 1837.

Il Duca suddivise il manuale in due parti, compiendo un itinerario attraverso i diversi ceti sociali, fatto assai inusuale al tempo:

La prima sezione venne redatta in lingua italiana, per nobili e ricchi borghesi.
La seconda fu scritta in dialetto napoletano, per il popolo e la borghesia che usava il dialetto quale linguaggio quotidiano.
Ippolito, oltre alle varie ricette, aggiunse in dialetto napoletano anche dei piatti per le ricorrenze importanti dell’anno: Natale, Capodanno, Pasqua ecc.

Il trattato di cucina teorico pratica, concepito in origine come una successione di cento menù suddivisi per carne, pesce, uova e cucina, si trasformò profondamente nelle nove diverse ristampe che uscirono durante i venticinque anni di ricerca del Cavalcanti. (http://www.taccuinistorici.it/)

Disponible gratuito in Google Books: Cucina teorico-pratica: col corrispondente riposto ed apparecchio di pranzi... Di Ippolito Cavalcanti

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Da Reggello a Vallombrosa





La Foresta di S. Antonio

I Caratteri generali

Il complesso forestale di S. Antonio è compreso nell'ampio anfiteatro sovrastante l'abitato di Reggello. E' delimitato a Nord dal crinale di Poggio Massa Nera, (1075 m) che con direzione Nord Est si ricongiunge al crinale principale. La foresta segue nel suo limite altitudinale il crinale principale dal Poggio della Risala (1485 m) al Varco di Reggello (1354 m), chiudendo con il crinale secondario di Poggio Castelluccio (1379 m) al confine con il comune di Castelfranco di Sopra, dove confina con il complesso forestale demaniale del Pratomagno-Valdarno.

Una porzione separata della Foresta si trova nel versante sottostante al Rifugio di Secchieta.

La morfologia è generalmente movimentata da solchi vallivi notevolmente incisi, caratterizzati talora da versanti rupestri. Il torrente principale è il Resco al quale affluiscono i borri di S. Antonio, della Rota, della Stufa.
L'altimetria prevalente si aggira intorno ai 950 - 1000 m, con minimi intorno ai 600 m e con massimi di 1490 m.
Nella foresta vive o soggiorna periodicamente una ricca fauna, mentre è presente un numero elevato di emergenze floristiche e vegetazionali. L'area èattraversata da 18 km di sentieri segnalati dal Club Alpino Italiano.

Negli ultimi anni sono state realizzate da parte della Comunità Montana alcune aree di sosta attrezzate provviste di tavoli e panche in legno trattato. Inoltre sono state poste delle opere volanti (panche) in altre aree del complesso di principale accesso da parte dei visitatori.
Sono presenti anche alcuni rifugi: fra questi l'immobile di maggior importanza è certamente quello di Case S. Antonio in corso di recupero. Di recente è stato anche recuperato a rifugio il fabbricato di Prato di Dietro. Tra i rifugi ristrutturati è da segnalare quello di Massa Nera.
La Comunità Montana prevede di recuperare a rifugio/bivacco altri fabbricati a supporto dell'attività turistico-escursionistica e come punto d'appoggio per le maestranze che operano sul territorio.

Per una migliore fruizione del complesso sono state predisposte nei principali punti di accesso delle bacheche esplicative con indicate le principali caratteristiche ambientali e naturalistiche dell'area, la dislocazione delle emergenze e altre informazioni.

Lungo il perimetro esterno del complesso si trovano alcune strutture dal rilevante impatto ambientale:

1. la condotta del metanodotto che decorre lungo il confine esterno da Poggio Uomo di Sasso a Poggio Tre Confini per un tratto di circa 1 km; per accedere a tale struttura la Snam ha predisposto una strada di servizio che si collega alla strada Panoramica in prossimità del Varco di Reggello;

2. i ripetitori TV, telefonici e ponti radio che sono posti in gran quantità tra Poggio della Risala e il Rifugio di Secchieta;

3. le centraline eoliche poste in prossimità di Poggio Croce al Cardeto e formate da tre unità indipendenti posizionate su piloni alti circa 40 metri e corredate di pale di circa 25 m di diametro.

http://www.cm-montagnafiorentina.fi.it/

venerdì 14 agosto 2009

Antenna TELECOM Italia in Condominio Monte Secchieta

Antenna

LA LUNGA STORIA DI TELELIBERA FIRENZE

ARTICOLO tratto da "MILLECANALI" - NOVEMBRE 1987

TeleLibera Firenze è una stazione toscana che ha sempre riscosso i favori del pubblico, fin dalla lontana epoca della sua nascita (nel Febbraio 1976).

Dopo aver conseguito nei primi anni di vita un ottimo successo, TLF aveva aderito a Rete 4: il proprietario dell'antenna toscana, Mauro Ballini - che all'epoca possedeva anche il quotidiano "La città" - era anzi diventato uno dei dirigenti dell'allora network Mondadori ed era anche azionista al 20% della TeleMond (collegata a Rete 4). C'era però un neo: l'immagine autonoma di TeleLibera era pressoche' scomparsa, annullata dalla prevalenza dei programmi del circuito.

Dopo la vendita di Rete 4 a Berlusconi, Ballini ha compiuto una serie di importanti operazioni: ha riacquistato completamente la proprietà di alcune frequenze e ha trovato un accordo con Berlusconi e Mondadori sulla base del quale, anzichè pretendere solo una liquidazione in denaro, ha ottenuto anche l'assegnazione in esclusiva di una serie di programmi del magazzino di ReteItalia. Quest'ultima intesa, rinnovata alla fine del 1985 dopo un primo anno di controversia con Berlusconi per la qualità (giudicata insoddisfacente) delle trasmissioni offerte, garantisce a Tele Libera Firenze la disponibilità di 300 film di buon livello e di 5000 ore di programmi (tv-movie, miniserie, serie, soap operas, ecc; alcune di queste trasmissioni oltretutto sono state forzatamente negate in Toscana alla nuova tv di Italia 7, Tele 37) fino al 1989.

La nuova TeleLibera Firenze ripartita in piena autonomia il 1° gennaio 1985, fa parte anche del circuito TivuItalia. "Da loro riceviamo quattro ore al giorno di trasmissioni, mentre, grazie all'accordo con Berlusconi, possiamo coprirne altre due" - ci ha detto il responsabile della programmazione di TLF Marco Martinelli - "Il resto del palinsesto è costituito da cartoni animati dell'ITB in esclusiva, dalla rubrica sportiva "Fuorigioco", da un film sexy fisso nello spazio notturno, dalle proposte commerciali di una società del settore immobiliare di proprietà dello stesso Ballini (tipo "Telecasa" a Milano).

Molte altre sono le peculiarità di Tele Libera Firenze. Ne elenchiamo solo alcune : una concessionaria pubblicitaria esclusiva (la P77); un accordo con Canale Tre Siena e l'acquisto di quella che era Canale 39 di Viareggio per una migliore diffusione in Toscana; una brevissima rubrica ("L'opinione di Giordano Goggioli") tipo i "90 secondi" messi in onda anni fa da Rete 4.

LISTE CANALI RADIOTV RICEVIBILI A MONTE SECCHIETA

http://www.firenzemedia.com/

lunedì 10 agosto 2009

Alla Autorità


A) IL Comune di Reggello (Provincia di Firenze), gestisce un tratto di strada di circa 3 Km (Perchè ricade geograficamente nel suo comprensorio comunale), in Località Secchieta, e precisamente nel tratto di strada che da Vallombrosa porta a Secchieta a partire dal Bivio denominato Croce Vecchia sino alla destinazione. (Mappa Allegata).

B) Attualmente questo tratto di strada si trova in condizioni veramente disagiate, perchè la sua struttura non é uniforme in quanto é composta da vecchie asfaltature rammendate nel corso degli anni e da gettate di cemento con disliveli pericolosi, buche e ritiro del manto stradaleaddirittura sino a ridurre a una corsia la sede stradale in vari punti.

C) Questa situazione crea danni sino al punto di compromettere la mia attività, crea danni al valore materiale e morale e impedisce di potere usufruire al pieno del mio diritto, essendo abitazione principale, con anche il rischio vitale di incidenti a causa dei pericoli che questa strada cela.

D) Premesso che il gestore della strada in questione , dove pare sia stato già sollecitato dall' autorità per queste ragioni precedentemente, si sia limitato a sistemare il manto stradale, gettando cemento sulle buche con diverse betoniere e addirittura senza livellare.
Vista questa brutta situazione, chiedo che il responsabile che rappresenta la gestione della strada, si impegni subito a sistemare, con le necessarie opere che richiedono per un buon lavoro, il manto stradale in questione.

E) Essendo a conoscenza che sulla stessa questione, non sono stato il primo a reclamare e quindi sicuro dell' esistenza di un precedente provvedimento che non ha portato a risultati soddisfacenti; chiedo che questa mia contestazione venga allegata alle precedenti.

F) Allego mappa, giornali e foto per l'identificazione del luogo e le condizioni in cui si trova attualmente.

Lettere del' sindaco comune Montemignaio e giornali

Strada da Vallombrosa a Secchieta



Mappa


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mercoledì 5 agosto 2009

SCANDICCI: UN ESEMPIO CONTRO LA CRISI


Ex Electrolux in salvo

Produrrà pannelli solari


L'ex Electrolux di Scandicci è salva, così come i 370 posti di lavoro degli addetti. Ora la fabbrica produrrà pannelli solari e il primo pannello fotovoltaico uscito dalla fabbrica che è stata rilevata, insieme alle maestranze, da 'Enegia Futura' è stato consegnato simbolicamente dall' ad dell'azienda Massimo Fojanesi al sindaco di Scandicci Simone Gheri


Firenze, 5 agosto 2009 - L'Electrolux è salva e sopratutto sono salvi i posti di lavoro di 370 addetti. C'è da dire che d'ora in poi la fabbrica, che ha passato un'annata davvero tumultuosa, subirà una considerevole metamorfosi: dal freddo al sole ovvero dalla produzione di frigoriferi a quella di pannelli solari. La storia dello stabilimento di Scandicci è un esempio di come poter superare la crisi. Stamani il primo pannello fotovoltaico uscito dalla fabbrica che è stata rilevata, insieme alle maestranze, da 'Enegia Futura' è stato consegnato simbolicamente dall' ad dell'azienda Massimo Fojanesi al sindaco di Scandicci Simone Gheri, alla presenza di lavoratori e sindacalisti.

La cerimonia, è stato spiegato, rappresenta la rinascita produttiva dello stabilimento che la multinazionale svedese Electrolux intendeva chiudere, licenziando i 450 occupati. Energia Futura, che in base agli accordi ha rilevato gratuitamente l' area industriale, riassorbirà entro la fine dell' anno 370 lavoratori. Qualche preoccupazione per questa scadenza e' stata espressa dai sindacati per i ritardi nella creazione delle nuove linee produttive.

(http://lanazione.ilsole24ore.com/)